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lunedì 31 ottobre 2016

Il significato e le ORIGINI della notte più magica dell'anno: HALLOWEEN.

31 ottobre Grande Sabba di HALLOWEEN , LA GRANDE FESTA DEL MONDO INVISIBILE, IL CANCELLO PER L'INVERNO  E UN MOMENTO MAGICO DI PASSAGGIO  



E' Halloween, la Grande Festa del Mondo Invisibile, dove è permesso chiedere 
per ottenere e dove una Scintilla Divina discende per unirsi all'essenza 
dell'uomo per risvegliare in lui quelle energie dimenticate che dona il Potere 
e la Conoscenza. E' il tempo in cui il velo fra questo e l'altro mondo si fa più sottile.

Nelle Notti Antiche i Druidi, armati di un falcetto d'Oro, si recavano nelle Selve Sacre di Querce secolari, per raccogliere un ramo di quella pianta che non è una pianta, ma che dalla Folgore pare generata: il vischio. L’Albero è la Via simbolica che unisce ciò che in Alto con ciò che è in basso, il vischio che mai affonda radici nella terra, è simbolo della Luce divina che discende nel Giorno di Samhain.

Il capodanno del Calendario Celtico


Per i Celti l'anno nuovo cominciava con la luna crescente dopo l'equinozio d'autunno a Samhain (il 1°Novembre ), così che cadesse sempre nello stesso giorno del ciclo solare.
L'anno prevedeva 13 mesi; non 12 come negli  odierni calendari e un mese era composto da soli  3 giorni ed era collocato alla fine di ottobre (il periodo di Halloween e Samhain) e collegava l'anno vecchio al nuovo che stava per avere inizio.
Il 31 Ottobre Halloween, è una data molto importante. Inizia il Nuovo Anno Esoterico. E' la famosa Notte della Vigilia di Ognissanti che dà inizio ad un nuovo ciclo cosmico, celebrata da sempre in ogni parte del mondo. Halloween è la Notte più Magica dell'Anno e non è solo ricca propiziatrice di beni materiali, ma elargisce anche dei preziosissimi doni spirituali, che conducono alla realizzazione e alla conquista personale del potere e della conoscenza. Il Cielo e la Terra sono percorsi da energie Inimmaginabili. In ogni parte del mondo, oggi come al principio dei Tempi, gli Iniziati si preparano a festeggiare il Capodanno Esoterico un giorno di grande Festa, dove tutto diventa possibile. Oggi, proprio come millenni or sono, quando il Sole si appressa al punto più basso del suo percorso, inizia l'Inverno Esoterico; la Lunga Notte in cui i Druidi, nelle antiche radure delle Selve Sacre o tra i monolitici Guardiani di Pietra sparsi lungo le linee in cui scorreva l'energia della Terra (leylines), celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno, perpetuando segrete tradizioni per propiziarsi la fortuna e la protezione e per accedere ai grandi Misteri, che in questa notte sono più che mai a portata dell'uomo. 

E' Halloween, la Grande Festa del Mondo Invisibile, dove è permesso chiedere per ottenere e dove, una Scintilla Divina discende, per unirsi all'essenza dell'uomo e risvegliare in lui quelle energie dimenticate che danno il Potere e la Conoscenza. Anche chi è digiuno di cultura esoterica conosce questa ricorrenza importante. Presso ogni popolo, non mancano leggende e tradizioni che sono l'eco giunta fino a noi di un più profondo sapere iniziatico.


Come si festeggiava


Samhain era il primo giorno dell'inverno e la fine di un anno pastorale. Era il tempo quando la notte era più lunga del giorno, le ultime mele erano raccolte, e l'anno iniziava di nuovo con la sua fredda metà oscura. Era chiamato anche Samhiunn, Hallowe'en o Trinoux Samonia, cioé "Tre Notti di Fine Estate", tre notti di festa, tre notti di transizione e di unione fra cielo e terra. Nei tempi antichi, in Irlanda, si spegnevano tutti i fuochi nelle case. Un membro di ciascuna famiglia attingeva la propria torcia nel fuoco acceso dall'alto sacerdote Druido e in quel modo veniva fatta  rinascere la fiamma nei focolari domestici. 
Quel fuoco veniva poi tenuto sempre vivo per il resto dell'anno. Le riunioni delle cinque province irlandesi avevano luogo presso la dimora del re a Samhain e durante questi raduni si tenevano corse di cavalli, fiere, mercati, assemblee e discussioni politiche, gare di poesia e tutti i rituali per la fine dell'estate. In molte culture pastorali, l'inverno era visto con timore. Si avvicinava il tempo dell'abbandonoil momento di abbandonare ogni bagaglio non desiderato e le paure, proprio come gli alberi lasciano cadere le loro foglie. 
Così le vite degli uomini venivano allineate ai cicli sacri della natura.
Samhain era il tempo quando il velo fra questo mondo e l'Altro mondo era più sottile e gli spiriti dei morti e anche gli uomini, potevano passare liberamente da un mondo a un altro. In alcune regioni, in particolare nelle Highlands scozzesi, i giovani uomini percorrevano i confini delle fattorie, dopo il tramonto, tenendo in mano delle torce fiammeggianti per proteggere le famiglie dalle Fate e dalle forze malevole che erano libere di camminare sulla terra quella notte. I Druidi consideravano Samhain un momento il cui si può facilmente prevedere il futuro e la fortuna.
La chiesa antica ha tentato di portare un maggior numero di persone alla nuova fede assorbendo le principali feste pagane nei suoi rituali e cercò di sostituire questa festa, spostando la ricorrenza di Ognissanti, dal 13 maggio al 1° novembre.
Ma le antiche feste celtiche sono vive ancora oggi, sia pure in forma diversa, sia fra la gente "comune" che tra coloro che seguono le dottrine esoteriche.

Ma HALLOWEEN  E' UNA FESTA DALLA TRADIZIONE MOLTO ANTICA 
E  DAI SIGNIFICATI PIU PROFONDI ED ESOTERICI E QUINDI NON SOLO "DOLCETTO O SCHERZETTO"

Il Calendario Celtico

I Celti credevano che la Stella Polare indicasse l'ubicazione del Paradiso e che il movimento apparente delle stelle intorno a questo asse formasse un percorso a spirale, o una scalinata, sulla quale le anime ascendevano fino alla loro dimora e vita ultraterrena.
Per gli antichi Celti le spirali continue che sembravano non avere un inizio o una fine significavano che un ciclo si ripeteva incessantemente, che l'inizio era anche una fine e viceversa. Il continuo moto espandente della spirale simboleggiava anche la natura sempre crescente della saggezza e della conoscenza. Molti di questi simboli erano triplicipoiché la triplicità era un simbolo del Divino. Le stagioni dell'anno erano parte di questo ciclo.
I Celti basavano il loro calendario sui cicli della luna e non sul sole. L'anno celtico consisteva di 13 mesi, 12 erano abbastanza simili a quelli odierni ed un mese addizionale di 3 giorni era la "soglia" fra il vecchio e il nuovo anno. Ogni mese era governato da una luna ed aveva un albero sacro associato ad esso. I nomi gaelici delle quattro stagioni risalgono ad epoche pre-cristiane: Earrach per la Primavera, Samhradh per l'Estate, Foghara per il Raccolto, o Autunno, e Geamhradh per l'Inverno. Il calendario celtico includeva due feste del fuoco principali: Samhain (l'inizio dell'inverno) e Beltane (l'inizio dell'estate) che segnavano il periodo in cui la luce cedeva al buio e viceversa. Venivano celebrate anche altre due feste del fuoco stagionali: Imbolc e Lughnasadh. 


L'inizio di ogni stagione era chiamato Alban (Solstizio ed Equinozio), mentre il punto centrale di ciascuna stagione era riconosciuto e celebrato da una Festa del Fuoco. Le 4 Feste del Fuoco segnavano il cambiamento delle stagioni. Due delle feste del fuoco, Samhain e Beltane, erano considerate maschili, mentre Imbolc e Lughnasadh erano femminili. Ciascuna era celebrata per tre giorni - prima, durante e dopo il giorno ufficiale di osservanza. 
Triplici perchè triplice è il simbolo divino. 

Samhain è un passaggio, una celebrazione della transizione da una stagione all'altra e i Celti erano affascinati dalla magia dei "luoghi di mezzo", come spiagge e litorali, guadi e i vani delle porte.  
Questi non erano, al contempo, in entrambi i luoghi e né in un uno né nell'altro, così erano considerati luoghi di grande potere. La spiaggia non è né terra asciutta né mare, ma è il luogo di incontro di entrambi. Se vediamo la terra come rappresentativa del nostro fisico, solido e materiale mondo e il mare come rappresentativo del mondo dello spirito, possiamo vedere la spiaggia come un punto di incontro fra un mondo e l'altro. Nella mitologia celtica, nel cuore di ogni entrata c'è un paradosso. La soglia è letteralmente fra due mondi ma, in se stessa, non è né dentro né fuori ed è in entrambi allo stesso tempo. 
Samhain apparteneva sia all'estate che all'inverno e a nessuno dei due. Era il cancello per l'inverno e un tempo magico di passaggio fra le stagioni.

Come si festeggia oggi


Oggi la ricorrenza viene festeggiata con parate di maschere mostruose e travestimenti horror che hanno come scopo, oltre la semplice goliardia, quello di esorcizzare la morte, gli spiriti maligni e tutte le paure dell'uomo. 
Il simbolo più diffuso della festa di Halloween è certamente quello della zucca svuotata e illuminata. Pare che la tradizione della zucca nasca dalla storia di Jack, un grande bevitore di birra, che, dopo essere riuscito a gabbare il diavolo in persona, una volta morto non fu accettato nè all'inferno nè nel paradiso.
 Ritrovatosi solo, per avere almeno un pò di luce, prese una grossa rapa, la vuotò della polpa, vi fece dei buchi attorno attorno e vi mise dentro le braci ardenti che stavano lì intorno.
E da allora vaga per i sentieri dell'aldilà, con la sua spettrale lanterna.


Il rito per la notte di Halloween 

Si bruci una mistura di incenso composto in parti uguali da olibano, sandalo citrino e assenzio. Si accenda una candela nera e una bianca e una color arancio poste a formare un triangolo con la candela nera sulla sinistra, la bianca a destra e quella arancio al vertice. Che i fumi dell'incenso inondino sia noi che le candele. Ci si deve porre adesso in uno stato di rilassamento profondo.
Su di un pezzetto di carta bianca scrivere la richiesta che vogliamo formulare relativa all'accrescimento della nostra veggenza, alla sensitività al raggiungimento di conoscenza magica, all'equilibrio interiore e al potere. 
La richiesta deve essere espressa in modo chiaro e conciso. Terminare la richiesta inserendo un brano tratto dal testo della Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto
"ASCENDE DALLA TERRA AL CIELO E RIDISCENDE IN TERRA RACCOGLIENDO LE FORZE DELLE COSE SUPERIORI E INFERIORI EPPERCIO' OGNI OSCURITA' ANDRA' LUNGI DA ME. E' LA FORZA FORTE DI OGNI FORZA PERCHE' VINCERA' TUTTO QUELLO CHE E' SOTTILE E PENETRERA' TUTTO QUELLO CHE E' SOLIDO E SPESSO".
Si batta a terra il piede destro per tre volte prima di leggere ad alta voce quanto scritto. Bruciare quindi la carta alla fiamma della candela arancione. Le candele vanno fatte consumare totalmente e i residui di cera e cenere dispersi in acqua corrente. Se tutto viene compiuto nel giusto modo i risultati non tarderanno ad arrivare.

FONTE

giovedì 27 ottobre 2016

SI PUO' ASSORBIRE ENERGIA DALLE ALTRE PERSONE?

I nostri corpi sono in grado di assorbire energia dalle altre persone? 

Si tratta di un argomento davvero interessante che la scienza ha iniziato a studiare a partire dalle piante. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Un gruppo di ricercatori ha lavorato presso l’Università di Bielefeld, in Germania, e ha fatto una scoperta a dir poco interessante che mostra che le piante possono assorbire l’energia proveniente da altre piante.




Si ritiene che questa scoperta possa avere un impatto importante sul futuro della bioenergetica e che possa fornire le prove che anche gli esseri umani siano in grado di assorbire energia nello stesso modo. I ricercatori del gruppo guidato dal professor Olaf Kruse hanno confermato per la prima volta che il Chlamydomonas reinhardtii, un’alga unicellulare, non solo compie la fotosintesi clorofilliana ma è anche in grado di assorbire energia da altre piante. L’alga secerne degli enzimi, i cosiddetti enzimi cellulasi, che “digeriscono” la cellulosa, scomponendola in componenti zuccherine minori. Queste vengono poi trasportate all’interno delle cellule e trasformate in fonte di energia, permettendo così all’alga di sopravvivere. “E’ la prima volta che osserviamo un comportamento simile in un organismo vegetale”, afferma il professor Kruse. “Il fatto che l’alga sia in grado di digerire la cellulosa va contro ogni libro di testo scritto fino ad ora. In un certo senso stiamo assistendo a delle piante che mangiano altre piante”. Attualmente gli scienziati stanno cercando di determinare se questo comportamento è presente anche in altri tipi di alga, e i primi risultati sembrerebbero confermare questa ipotesi.

Secondo la dottoressa Olivia Bader-Lee, i fiori hanno bisogno di acqua e luce per crescere e le persone non sono diverse, i nostri corpo fisici sono come spugne che assorbono ciò che si trova nell'atmosfera intorno a noi. Ecco perché ci sono persone che si sentano a disagio quando sono in un gruppo di individui con un certo mix di energie ed emozioni.

“Quando gli studi sull’energia si saranno evoluti nei prossimi anni, potremmo vedere questo concetto applicato agli esseri umani,” ha affermato Bader-Lee. “ Gli esseri umani assomigliano molto alle piante, traggono l’energia che serve loro per alimentare gli stati emotivi e questa può stimolare le cellule a provocare un eccesso di cortisolo e catabolizzare le cellule a seconda delle emozioni scaturite.”

“Gli esseri umani sono in grado di assorbire e guarire attraverso altri umani, animali o esseri naturali. Ecco perché tante persone trovano energizzante e confortante immergersi nella natura.”

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giovedì 20 ottobre 2016

Come guarire i 7 CHAKRA con le ERBE.

Le piante sono state usate come farmaci per migliaia di anni per curare vari disturbi, ottenere la saggezza e per aiutarci al contatto con la natura. 
In India, ci sono diversi Veda che parlano di come trattare le malattie usando le erbe e le piante (RgVeda)

Nella medicina indiana i chakra sono delle ruote di energia localizzate lungo la spina dorsale dal coccige fino alla sommità del capo e corrispondo alle sette ghiandole del corpo. 




Le piante hanno una loro frequenza vibrazionale specifica che entrando in risonanza con la parte del corpo sbilanciata possono aiutare il bilanciamento e la guarigione. Le componenti delle erbe interagiscono con il nostro sistema energetico e rimuovono elementi tossici dal nostro sangue, migliorano la circolazione sanguigna e regolano il flusso di ossigeno. Sono da sempre usate per guarire e in questo articolo si illustra la corrispondenza con i sette chakra.

Se si usano le erbe in modo appropriato, si può mantenere uno stato di equilibrio della mente, del corpo e dello spirito.


PRIMO CHAKRA – RADICAMENTO

Localizzato alla base della spina dorsale, ci collega alla terra e alla materialità, perché è da lì che riceviamo tutti i nutrienti vitali essenziali per la nostra sopravvivenza, ed è anche il luogo dove le tossine del corpo vengono esplulse. Riguarda l’essere radicati, centrati e non persi nella mente.
Un chakra della radice squilibrato può portare a problemi alle gambe, piedi, retto, coccige, sistema immunitario, depressione, malattie autoimmuni. 
La radice di tarassaco è un’erba spontanea che ci può aiutare ad essere collegati consapevolmente al nostro corpo. Possiamo farci una tisana di tarassaco o aggiungerla in alimenti come: carote, patate, pastinaca, ravanelli, cipolle e aglio, e qualsiasi altra cosa che sia radice, per avere un effetto armonizzante sul nostro chakra della radice.


SECONDO CHAKRA – ENERGIA SESSUALE CREATIVA

Localizzato due centimetri sotto l’ombelico, vicino l’addome tra le ovaie per le donne e nei pressi della prostata per gli uomini. La qualità fondamentale di questo chakra è pura creatività, attenzione, espressione sensuale, svincolato dall’ego. Quando questo chakra è bloccato si può portare a disturbi alimentari, problemi del tratto urinario, disordini riproduttivi, mal di testa occasionale, febbre e squilibri emozionali.

La calendula è una pianta legata al secondo chakra che migliora la tua creatività in tutti i settori della vita. Un’altra erba che è di grande beneficio è la gardenia, nota anche come l’erba della felicità. Puoi notare un miglioramento della creatività in tutti i settori della vita e uno dei vantaggi del bilanciamento del secondo chakra sarà il maggior senso di intimità, stabilità e compagnia che saremo in grado di sviluppare con il nostro partner. Altre erbe e spezie che sono favorevoli sono: Coriandolo, finocchio, liquirizia, cannella, vaniglia, carruba, paprica dolce, semi di sesamo, semi di cumino.


TERZO CHAKRA – CENTRO DEL POTERE PERSONALE E AUTOSTIMA

Localizzato nel plesso solare è il centro di potere e dell’autorità personale
Se questo chakra è bloccato si tende a sentirsi indegni e si ha una bassa autostima, si è dubbiosi e diffidenti verso gli altri. Questo può portare a diversi problemi fisici: cattiva digestione, ulcere, diabete, problemi epatici o renali, anoressia, bulimia, tumori intestinali. Quando c’è una situazione che contribuisce a una sensazione di impotenza si può sentire la tensione o un “nodo allo stomaco”. Molte malattie hanno la loro origine in problemi emotivi repressi che bloccano l’energia del flusso della vita e interferiscono con la trasformazione cellulare.

Per sbloccare il flusso energetico, si può usare lavanda, altea, bergamotto o rosmarino. Bergamotto è utile per il sistema digestivo in quanto accelera il processo digestivo causando meno sforzo per il tratto intestinale. Nella regione del Mediterraneo, il rosmarino è considerato come una pianta essenziale per lo stomaco e l’intestino. Si può mettere foglie di rosmarino in diversi piatti e farci anche delle tisane con la lavanda. L’altea rilassa il terzo chakra e ammorbidisce i nostri sforzi per controllare la vita: aiuta a rilassare il diaframma e ci si ricollega al nostro respiro. Altre erbe e spezie utili sono: Anice, sedano, cannella, mughetto, zecche, zenzero, zecche (menta piperita, menta verde, eccetera), melissa, curcuma, cumino, finocchio.


QUARTO CHAKRA – AMORE

Localizzato nel centro del petto, è il luogo in cui si incontrano le energie dei chakra superiori e inferiori. Come si apre il chakra del cuore le energie cosmiche dall’alto e l’energie della terra dal basso fluiscono nel cuore e nelle braccia. L’equilibrio nel dare e nel ricevere è un dono del chakra del cuore aperto
E’ il centro dell’amore, la compassione e il perdono. Quando questo chakra è chiuso si tende a sentirsi scollegati e si ha difficoltà ad amare se stessi e gli altri. Si ha cattiva circolazione sanguigna, freddezza, indifferenza, e si soffre d’amore, si sente odio, rabbia, gelosia, e solitudine.

Un thè o tintura di bacche di biancospino aumenta la fiducia nella vita e incoraggia a sentirsi al sicuro seguendo il proprio cuore. Aiuta anche a rafforzare il cuore ei vasi sanguigni. È inoltre possibile utilizzare Caienna, gelsomino, lavanda, maggiorana, rosa, basilico, salvia, timo, coriandolo, prezzemolo per un cuore sano.


QUINTO CHAKRA – ESPRESSIVITA’

Situato al centro della gola è responsabile della nostra espressività e capacità di comunicazione. Quando questo chakra è funzionante il nostro discorso diventa edificante, saggio e possiamo comunicare il nostro intento chiaramente. Un chakra della gola squilibrato ci fa sentire di non riuscire a dire chiaramente quello che pensiamo, di non comunicare la nostra verità e porta a problemi di tiroide e laringiti a livello fisico, dipendenza a livello emozionale, pensieri poco chiari a livello mentale, ed insicurezza sul piano spirituale.

Il trifoglio rosso aiuta a permettere un libero flusso di comunicazione e di espressione di sé. Una tazza di thè di trifoglio rosso è in grado di sbloccare le emozioni e i pensieri che sono in attesa di uscire dalla bocca. Una ricerca condotta dalla University of Maryland mostra che la melissa è in grado di curare diversi disturbi tra cui tiroide. Olio di eucalipto è un altro olio benefico per la decongestione, semplicemente strofinando qualche goccia di olio sulla gola aiuterà. Altre erbe e spezie che possono aiutare con il chakra della gola sono la menta piperita e la salvia.


SESTO CHAKRA – INTUIZIONE ED ABILITA’ PSICHICHE

Localizzato tra le sopracciglia è associato con l’intuizione e la ghiandola pineale. Quando questo chakra è bloccato si tende a mancare di immaginazione, intuizione, chiarezza mentale e si è in conflitto per prendere le decisioni. Fisicamente si ha disturbi agli occhi, alle orecchie, mal di testa, emicrania, insonnia, e incubi.

Il gelsomino e l’eufrasia sono le erbe utilizzate per aprire il sesto chakra. L’eufrasia aiuta a onorare le lezioni che tutti gli aspetti della vita ci portano e a vedere la luce e il buio come parte del tutto. Altre erbe e spezie che possono eccitare e curare eventuali squilibri nel chakra del terzo occhio sono artemisia, rosmarino, lavanda e semi di papavero.


SETTIMO CHAKRA – CONNESSIONE CON IL DIVINO

Localizzato alla sommità del capo ci connette con l’energia divina universale, ed è legato all’illuminazione e al risveglio della propria natura divina. Quando il nostro chakra della corona è bloccato o chiuso ci sentiamo disconnessi dal divino, come se stiamo vivendo senza senso. A livello fisico, può portare alla depressione, disturbi del sistema nervoso, emicrania, amnesia, dislessia, e nei casi più estremi illusioni cognitive e malattia mentale.

I fiori di lavanda e di loto aiutano ad aprire il nostro settimo chakra. L’inalazione di olio essenziale di lavanda o semplicemente aggiungendo qualche goccia al bagno sostiene la nostra apertura spirituale. Le foglie di loto e steli sono ampiamente utilizzati in cucina giapponese e cinese. 
N.B. La lavanda è la soluzione migliore perché funziona bene su tutti i chakra.

È possibile includere le piante nella nostra vita prendendo le erbe sotto forma di thè, o esternamente come un bagno o aromaterapia o olio spalmato nella zona del chakra. Probabilmente avrai notato che sei naturalmente attratto verso alcune erbe e che sono quelle che ti servono in questa fase. 

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FONTE


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mercoledì 5 ottobre 2016

Soffri di INSONNIA? Ti suggeriamo alcune piante di "Morfeo" per sconfiggerla.

Le piante di Morfeo

Prima di tutto: Escolzia, Valeriana e Passiflora. 
Da associare tra loro e con Tiglio e Melissa.


Non sempre l’insonnia necessita di un trattamento specifico, naturale o farmacologico, per trovare soluzione: molto spesso l’organismo riesce a ritrovare i suoi ritmi naturali di sonno e veglia in modo del tutto spontaneo e autonomo.

Quando però la problematica persiste in modo costante e prolungato nel tempo è possibile, prima di ricorrere ai farmaci, considerare i rimedi naturali che possono fornire un valido supporto per contrastare l’insonnia, migliorando la qualità del sonno. Tre piante su tutte: Valeriana, Passiflora ed Escolzia.


Escolzia, il Papavero californiano

Se Passiflora e Valeriana possono rappresentare due ottimi rimedi anche per l’ansia diurna, l’Escolzia (Eschscholzia californica) – nota anche come “Papavero della California” – primeggia tra i rimedi specifici sulla sfera del sonno: la sua attività sedativa a livello del sistema nervoso centrale potrebbe persino produrre sonnolenza diurna ed è bene limitarne l’uso alle ore serali, prima di andare a letto. Riduce i tempi di addormentamento e migliora la qualità del sonno, che diventa più profondo, con una durata d’azione che si può prolungare anche per 6 ore. Non causa comunque stordimento al risveglio.

L’azione antispastica dell’Escolzia a livello gastrointestinale, grazie al rilassamento della muscolatura liscia che riveste l’intestino, la rende indicata anche in caso di colite e forme spastiche gastro-intestinali.

Come utilizzarla


L’Escolzia in tintura madre va assunta alla dose consigliata di 50-60 gocce la sera, mezz’ora prima di coricarsi. La si può utilizzare anche in infuso, da sola o con altre piante medicinali dall’azione sinergica, alla dose di un cucchiaino da caffè di erba essiccata per una tazza d’acqua bollente.


Valeriana, una vecchia conoscenza



Nota sin dal Medioevo, la Valeriana (Valeriana officinalis) rappresenta sicuramente uno dei rimedi più tradizionali e conosciuti per favorire il relax fisico e mentale. Le sue proprietà sedative ed ipnoinducenti (capaci di favorire il sonno) sono state confermate da numerosi studi scientifici, tanto che rientra nella Farmacopea Ufficiale, il codice farmaceutico che stabilisce le leggi e le modalità d’uso dei farmaci. In Germania, paese dove la fitoterapia è ampiamente diffusa come metodo di cura, la Valeriana si propone come principio attivo nella composizione di un centinaio di sonniferi e tranquillanti. Se ne utilizza in estratti la parte sotterranea (rizoma e radici), rimedio ideale per chi fa fatica ad addormentarsi. Migliora, inoltre, la qualità del sonno senza provocare alcun senso di stordimento al risveglio. Grazie alla sua capacità di alleviare alcuni sintomi tipici della menopausa come le vampate, può risultare utile per migliorare la qualità del sonno durante il climaterio.

Come utilizzarla


Difficilmente utilizzabile da sola in infuso o tisana, a causa del suo odore non proprio gradevole, la Valeriana può essere assunta anche in forma di gocce o estratti in capsule e compresse. La dose consigliata per l’estratto idroalcolico oscilla tra le 100 e le 150 gocce 1-2 volte al giorno, in poca acqua. La si può assumere anche per controllare l’ansia durante il giorno, lasciando alla somministrazione serale – subito prima di andare a letto – l’obiettivo di controllare il riposo notturno.
Valeriana Bio - Estratto Idroalcolico
Favorisce il rilassamento in caso di stress
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Valeriana Monoconcentrato - 50 Opercoli
Valeriana officinalis L. per favorire il rilassamento e il sonno in caso di stress.
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Radice ( Valeriana officinalis ) per conciliare il sonno
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Il fiore della Passione


Denominata “Fiore della Passione” per la singolare forma del fiore che sembra voler richiamare, con le sue diverse parti, alcuni elementi della Passione di Cristo, la Passiflora (Passiflora incarnata) – pianta rampicante perenne originaria delle Americhe – è in grado di favorire un sonno fisiologico, limitando i risvegli notturni, senza produrre alcun effetto di stordimento al risveglio. Alla sua blanda azione tranquillante e sedativa, associa un’azione rilassante sull’apparato digerente e sulla muscolatura liscia dell’utero. Rappresenta quindi il rimedio ideale per la donna che soffre di leggera insonnia in prossimità del ciclo mestruale.

Come utilizzarla


La si utilizza preferibilmente in associazione ad altre piante dall’azione sinergica, alla dose di un cucchiaino da tè per una tazza (150-200 ml) di acqua bollente, lasciando in infusione 7-10 minuti prima di filtrare. Per l’estratto in capsule si consiglia di attenersi al dosaggio consigliato dall’azienda produttrice, mentre per la tintura madre in gocce la dose consigliata è di 35 gocce per tre volte al giorno, dopo i pasti e alla sera prima di coricarsi.


Passiflora - Estratto Idroalcolico
Utile a persone soggette a stati d'ansia, insonnia, neurastenia, nevralgia, spasmi intestinali.
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Passiflora Foglie 60 gr
Passiflora incarnata sommità
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Meglio ancora in associazione

Le piante “ipnoinducenti” (da ipnos = sonno), capaci cioè di agire sulla sfera del sonno, possono essere vantaggiosamente associate – secondo le singole esigenze – tra loro o ad altri rimedi dotati di attività benefica sul sistema nervoso. La Valeriana può quindi essere usata insieme all’Iperico per ridurre la frequenza dei risvegli notturni o al Kava-Kava per garantire una migliore qualità del sonno nei soggetti particolarmente ansiosi.

Alle piante di cui abbiamo parlato si associano il Tiglio, leggero sedativo del sistema nervoso centrale indicato negli stati di agitazione nervosa, ansia e insonnia (anche dei più piccoli) e la Melissa, consigliata negli stati ansiosi e nell'insonnia per la sua azione rilassante sul sistema nervoso. Il suo effetto digestivo può essere utile quando si consuma una cena un po' pesante e si fatica a prendere sonno.

Una tisana per favorire il riposo

Una formulazione classica per preparare un infuso benefico dalle proprietà rilassanti prevede di miscelare in un barattolo scuro i seguenti ingredienti:


Si utilizza poi un cucchiaino da thè della miscela per una tazza di acqua bollente, lasciando in infusione per 10 minuti prima di filtrare.

Lavanda: l’Essenziale per il sonno


Per la loro azione diretta sul cervello, al quale giungono attraverso la via privilegiata dell’olfatto, gli oli essenziali rappresentano una grande risorsa soprattutto quando si vuole intervenire sul sistema nervoso. Perché non ricorrere quindi anche a 10-15 gocce di olio essenziale di lavanda nell’acqua del bagno caldo o 1-2 gocce applicate sulla zona del cuore o sulle tempie prima di andare a dormire? Favorisce il relax e ci consente di “staccare la spina” dai pensieri ricorrenti e dai ritmi frenetici della giornata.

Articolo tratto da L'Altra Medicina N. 56

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sabato 1 ottobre 2016

Come gli STRUMENTI MUSICALI influenzano i nostri CHAKRA

La musica oltre la musica:
uno sguardo a come come gli strumenti musicali influenzare i nostri chakra 
ai livelli più profondi.


 Ecco alcune informazioni sui diversi strumenti e come influenzano il corpo, mente, emozioni e spirito.


Quando si assiste a concerti di musica, si può ascoltare con tutto il corpo la musica, non strettamente solo con le orecchie. Si può sentire il tamburo nel profondo del ventre vibrando attraverso il pavimento sotto i piedi. Il violoncello e l'arpa riscaldano il cuore e la gabbia toracica. Le alte note del flauto intorno la testa. La musica esiste fin dai tempi vedici, e l'effetto della musica sul nostro corpo è molto più sottile di quanto ne sappiamo. La musica infatti non solo raggiunge le orecchie e il cervello, penetra attraverso le diverse cellule del corpo. 

Come funziona esattamente? 

C'è un'energia all'interno del corpo, l'ENERGIA VITALE, che mantiene i processi biologici in vita. Questa energia si manifesta in forme diverse, sette per la precisione, in diverse regioni del corpo. Queste forme sono i sette chakra del corpo, o dei sette centri di energia.

Diversi strumenti colpiscono parti diverse del nostro Essere

In diversi chakra l'energia dà luogo a diversi tipi di emozioni come la gelosia, rabbia, gioia, gratitudine e così via. Così le emozioni non sono altro che il flusso verso l'alto e verso il basso di energia tra i vari chakra, e la musica gioca un ruolo nell'azione di questo meccanismo. 

Il primo chakra, chiamato Muladhara chakra, (Centro della radice) si trova alla base della colonna vertebrale. Qui l'energia si manifesta come inerzia o l'entusiasmo, cioè, o come un'emozione positiva o come un'emozione negativa (lo stesso per tutti i chakra).
Gli strumenti musicali associati a questa zona sono: tamburi, violoncello, trombone, tuba, fagotto e altri strumenti bassi. Questo spiega perché le persone quando vanno ai concerti rock, in club e o feste, i forti battiti risvegliano l'energia di entusiasmo che giace dormiente nella regione di questo chakra. Questa zona comprende anche la pancia e il diaframma.

Grandi organi a canne, trombe, e fondamentalmente tutti gli strumenti a fiato stimolano l'energia che risiede nel secondo chakra, chiamato chakra swadhistana, che si trova quattro pollici sopra la base della colonna vertebrale, noto anche come il centro sessuale. L'energia qui si manifesta come energia sessuale o energia creativa.

Se vi siete mai chiesti perché Buddha che ride ha una grande pancia, è a causa della gioia che raffigurano. Manipura chakra, il terzo chakra, è responsabile per le emozioni di gioia, la generosità, la gelosia e l'avidità. Due positive e due negative. 
Gli strumenti che interessano questa zona sono strumenti ad arco come il violino.

Il quarto chakra (Centro del Cuore) coinvolge la nostra esperienza della compassione e dell'amore, ma anche l'odio e la paura. 
Strumenti che interessano la zona del cuore sono: chitarra classica, pianoforte, corno inglese, viola, corno francese, la gamma alta del violoncello.

Il centro della gola o quinto chakra coinvolge la comunicazione e l'espressione creativa. Le emozioni di dolore e gratitudine si trovano qui. La melodia del flauto stimola questo chakra, altri strumenti che interessano la zona della gola sono clarinetto, oboe e violino.

Il centro della fronte o terzo occhio (sesto chakra) è la casa di intuizione e la percezione. Questo chakra si trova tra le sopracciglia e l'energia qui si manifesta anche come rabbia o vigilanza. 
Strumenti che interessano questo chakra comprendono i piatti, carrillon e le campane le quali attivano l'energia dormiente qui.

Infine, il settimo chakra, Sahasrara chakra, si trova nella parte superiore della testa e rappresenta beatitudine e la connessione spirituale. Il Sahasrara è chiamata anche la Brahmarandhra. Il suono del Shankha, gli archi, la conchiglia, campane di cristallo e suoni acuti alti sono collegati a questo chakra.

La musica è anche un linguaggio del corpo. La prossima volta che si sta ascoltando il vostro CD preferito o un concerto, vi invito a diventare più consapevoli di come il corpo ascolta.




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Frank Lorentzen

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Le pratiche spirituali  quali mantra, canto, pranayama e la meditazione, permettono all'energia di fluire lungo tutti i chakra, e stimolare il risveglio.

Lo scopo del suono è il silenzio. 

Sapete tutti questo? Il suono proviene dal silenzio e il suo obiettivo è il silenzio. Il silenzio significa semplicemente totale armonia

Quando c'è armonia totale in profondità dentro di voi, allora anche il suono sembra come un oggetto, sembra pesante. Ma la via è attraverso il suono, attraverso la musica. La musica è quella che collega l'individuo all'universale. 

La mente limitata si espande con la musica e lo realizza è già parte della grande coscienza o della grande mente.