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mercoledì 31 agosto 2016

Frutta e Verdura di Stagione: SETTEMBRE

In questa breve guida daremo indicazioni sui prodotti stagionali tipici del mese di settembre. Cibarsi degli ortaggi e della frutta di stagione ha innumerevoli vantaggi, non solo di tipo economico, ma soprattutto di salute e genuinità.



L’estate è ormai agli sgoccioli ma si possono ancora gustare le sue delizie. E’ sempre ricca la frutta con ancora prugne, pesche e albicocche; inoltre inizia la grande stagione dell’uva. L’assortimento di verdure è sempre ricco con le zucchine ancora molto saporite, melanzane, pomodori, peperoni e cetrioli.


 Frutta
 Verdura
  Castagne  Funghi
  Mele  Broccoli
  Melagrana  Cetrioli
  Kaki  Fagiolini
  Pere  Finocchi
  Uva  Mais
  Fichi  Carote
  Cocomero  Melanzane
  Melone  Peperoni
  Pesche  Pomodori
  Prugne  Sedano
  Banane  Zucca
  Arachidi  Zucchine
  Mandorle  Porro
  Nocciole  Cipolle
  Noci  Rape
  Pistacchi  Rucola
  Ribes  Basilico
  Fichi d'India  Menta
  Lime  Maggiorana

Perché la frutta e verdura di stagione 

è più buona?


Il primo punto a loro favore è il sapore. La maturazione naturale conferisce al frutto quella dolcezza indimenticabile. Inoltre, i colori sono più intesi, merito dell’azione del sole. Vincenzo Fogliano, docente di Chimica degli alimenti all’Università Federico II di Napoli, ha dichiarato: “Non ci sono dubbi che siano migliori i prodotti di stagione almeno dal punto di vista sensoriale, perché un frutto che matura sulla pianta continua a incamerare zuccheri mentre, se lo si stacca, continua a maturare ma senza apporto di nutrienti, che danno invece sapidità”.
C’è poi un fattore economico. La frutta di stagione costa decisamente meno ed è più buona. Direi che è un altro buon motivo per dare un occhio alla linea, anche del portafoglio.

FONTE: 1 - 2


I Frutti di Bosco - Elisir di Salute e Giovinezza Margarete Dressler I Frutti di Bosco - Elisir di Salute e Giovinezza
Una guida alle innumerevoli proprietà benefiche dei piccoli frutti
Margarete Dressler

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Mese per mese, la frutta e la verdura da consumare in accordo con i ritmi delle stagioni
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La Mora Di Rovo, Il Frutto Del Passato

Da non confondere con la mora del gelso (albero coltivato in quanto alimento principale del baco da seta), quelle di rovo erano anche motivo di convivialità. 





Oltre ad esser un passatempo ed una scusa per star assieme, l’andar per campi o a spasso sui monti a coglier La Mora Di Rovo era una vera e propria tradizione, un’appuntamento a cui non si poteva rinunciare. Si trattava di un lavoro lungo e meticoloso a cui ci si dedicava con amici e parenti tra una corsa nei prati e qualche allegra risata pregustando il momento (e gustandole nel mentre) in cui fresche o in composta sarebbero state spalmate su pane e dolci di vario genere. Davvero un sano hobby da praticare all’aria aperta, che successivamente si traduceva in scorpacciate genuine, poco caloriche, anti–batteriche e anti–virali.

La Pianta:

Il rovo, questo il nome della pianta delle more, è una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae conosciuto anche con il nome scientifico di “Rubus ulmifolius” che cresce allo stato brado in quasi tutta Europa, Asia del sud, Oceania e America. La pianta, arbustiva e perenne, è caratterizzata da fusti molto ramificati che possono divenire lunghi anche fino a 8 metri. Le foglie, di colore verde scuro sono a margine seghettato e ruvide nella parte sottostante mentre i fusti sono caratterizzati dalla presenza di aculei ad uncino, mentre i fiori sono di colore bianco o rosa sono organizzati a grappolo e compaiono al principio della stagione estiva. Da questi ultimi sul finire dell’estate si ha il frutto, costituito appunto dalla mora, che in principio è di colore verde, successivamente si ingrandisce e divine rossa nello stadio intermedio e quindi nera e lucente “mora” giungendo a maturazione. 


La moltiplicazione avviene principalmente per talea, come nel caso della gramigna, è sufficiente che un ramoscello tocchi il terreno per radicarsi e dar vita ad una nuova pianta. Si tratta di una pianta infestante contro cui anche erbicidi ed eradicazioni hanno effetto quasi nullo, la si trova generalmente ai margini dei boschi e lungo i bordi delle strade, ma difficilmente nei luoghi ombreggiati in quanto predilige il sole.


Proprietà e Benefici delle More:

Mature generalmente verso la fine di agosto, periodo in cui è possibile coglierle direttamente dalla pianta (purché in zone non inquinate), sono annoverate tra quelli che normalmente vengono definiti “frutti di bosco” a cui appartengono ad esempio anche mirtilli e lamponi.

Analizzandone la composizione è possibile notare che la mora di rovo sono come quasi tutti i frutti ricchissime di acqua (88%), non particolarmente ricche di zuccheri (4,9%) e nutrienti (1,4% di proteine ).
In oltre troviamo poi vitamine: A – B1 – B2 – B3 – B5 – B6 – C – E – K – J.
Sali minerali: calcio – ferro – fosforo – magnesio – manganese – potassio – rame – selenio – sodio – zinco e acidi organici: citrico – malico – tartarico. 
Oltre a ciò è poi da segnalare anche la presenza di antiossidanti, pectine, flavonoidi, betacarotene omega3 e omega6.

Forte di questa particolare composizione la mora è particolarmente indicata per:  

  • Antitumorali: i pigmenti che danno colore alle more “antocianine” ed i flavonidi aiutano ad inibire la crescita delle cellule tumorali.
  • Aiutare l’apparato digerente ed il transito intestinale: grazie al buon contenuto di fibra (5,3%) aiutano a prevenire la stitichezza.
  • Radicali liberi: gli acidi fenolici, i flavonoidi, i flavonoli e le vitaminesono utili per contrastare l’ossidazione.
  • Cicatrizzanti: essendo ricche di vitamina k aiutano la coagulazione del sangue.
  • Diuretiche, Depurative, Antireumatiche, Dissetanti.
  • Aiutare la Mente: grazie ai polifenoli aiutano a ritardare l’invecchiamento ed anno effetti benefici sulle funzioni cognitive.
  • Aiutare a combattere il colesterolo LDL: grazie al contenuto di fibra alimentare (5,3%) aiutano a mantenere pulite ed elastiche.
  • Rafforzare le ossa: magnesio e calcio rendono le more indicate per le ossa
  • Rafforzare il sistema immunitario: vitamine, sali minerali e fitoestrogeni aiutano a rafforzare il sistema immunitario.

In oltre con il decotto di foglie, radici e germogli di rovo (pianta della mora) è utile per combattere infiammazioni di gengive bocca e mal di gola. A tal proposito è sufficiente fare gargarismi o sciacqui con un decotto ottenuto con queste parti della pianta.

l succo di mora è poi utile per la preparazione di maschere con effetto rinfrescante e astringente per il viso. 

I teneri germogli primaverili lasciati a macerare in acqua fredda per una notte danno origine ad un’ acqua depurativa utile per favorire il transito intestinale e depurare l’organismo dalle tossine accumulate in inverno.


Curiosità

Anticamente in caso di problemi alle gengive si usava masticare alcune foglie di rovo. Nel caso si decida di andare a cogliere le more di rovo è bene assicurarsi che siano ben mature in quanto in caso contrario potrebbero avere affetto astringente. Essendo ricche di vitamina B9 (acido folico) sono di aiuto in gravidanza per prevenire la malformazione del feto, in oltre l’acido folico è anche in grado di regolare i livelli di omocisteina, prevenendo effetti tal volta anche gravi.


Controindicazioni

Fatta eccezione per chi eventualmente dovesse esserne allergico ad oggi non sono state riscontrate particolari controindicazioni legate a questo frutto, tuttavia è bene precisare che nel caso si voglia farne un uso terapeutico è bene prima informarne il medico.

FONTE

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Dolcificata con polpa di mela, senza zucchero aggiunto


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Composta di frutti di bosco dolcificata con succo d'uva


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sabato 27 agosto 2016

Spirulina: Le proprietà, i benefici e le controindicazioni dell'alimento del futuro

Nominata nel 1974 dalla Conferenza Mondiale dell’Alimentazione dell’ONU “alimento del futuro” e dall’OMS “miglior cibo del XXI° secolo”, la spirulina è un vero e proprio superfood. Scopriamo tutti i benefici e le proprietà di quest’alga.


La parola latina Spirulina significa “piccola spirale”. 

Il suo nome infatti è dovuto alla sua forma tipicamente a spirale, un’elica sinistrorsa, che le permette di muoversi sulla superficie dei laghi. E’ una delle più antiche forme di vita e solo nel 1964, il botanico belga Jean Léonard riscopre questa piccola alga. Estese ricerche scientifiche hanno dimostrato quello che era già conosciuta dai Maya e dagli Aztechi (vista l’alta concentrazione nel lago Texcoco in Messico). Tutt'oggi viene anche usata dalle popolazioni dell'Africa Centrale per preparare un brodo vegetale ricco di principi nutritivi. In Africa l’alga viene raccolta nel lago di Cossorom in Ciad. 

La Spirulina si rivela una delle fonti più ricche di vitamine, minerali e proteine che la natura ci regala.

Comunemente conosciuta come «alga azzurra», la Spirulina contiene molti principi nutritivi come: proteine, carboidrati, fibre, vitamine (B1, B2, B3, B6, B9, B12, biotina, ac. pantotenico, inositolo, A, D, alfa-tocoferolo, K), amminoacidi, acidi grassi essenziali, sali minerali (Ca, K, P, Na, Mg, S, Cl, Fe, Zn, Mn, Cu, Co, Ni, Mo, Cr) e pigmenti (clorofille, ficocianine, caroteni e xantofille).


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Al giorno d’oggi la Spirulina è conosciuta in tutto il mondo come una delle più ricche fonti alimentari della natura. Milioni di persone usano la Spirulina quotidianamente per incrementare la loro energia e per migliorare il loro benessere. La Spirulina ha infatti molteplici proprietà: integrative nutrizionali, antianemiche, tonificanti, ricostituenti, detossicanti, antiossidanti, antiradicaliche, antivirali, immunostimolanti, ipolipemiche, epatoprotettive, antinfiammatorie, vasodilatatrici, anticoagulanti. Ecco di seguito spiegati molti dei suoi benefici e campi di applicazione.

  • Stimola il funzionamento della ghiandola pineale:


Molte persone che integrano con la spirulina hanno notato dei miglioramenti nella salute mentale e acutezza cognitiva. Perché contiene eccezionalmente alti livelli di triptofano, un amminoacido neurotrasmettitore che permette al cervello di produrre la melatonina e la serotonina, stimolando quindi  il miglioramento dell’umore, l’aumento della memoria, e promuovendo la sensazione di calma e di felicità. 

  • La spirulina può essere molto efficace in caso di anemia:

Ci sono diverse forme di anemia, la più comune è caratterizzata da una riduzione dell’emoglobina o dei globuli rossi nel sangue. L’anemia è frequente durante la vecchiaia ed è una delle cause delle sensazioni di debolezza e fatica. In uno studio condotto su 40 persone anziane con una storia di anemia, la spirulina ha aumentato il contenuto di emoglobina dei globuli rossi. La spirulina, ha dimostrato di essere un efficace trattamento per l’anemia, nel suo libro Healing with Whole Foods: Asian Traditions and Modern Nutrition, l’autore Paul Pitchford spiega come la spirulina aiuta in modo efficace ad aumentare la produzione di globuli rossi. Contiene infatti 34 volte più ferro degli spinaci, e anche rame ed acido folico che aiutano a fissare il ferro.

  • La spirulina migliora i sintomi di rinite allergica:

Uno studio del 2005, pubblicato nel Journal of Medicinal Food, ha dimostrato che la spirulina inibisce le reazioni allergiche e , in particolare tra coloro che soffrono di rinite allergica . Si scopre che l’assunzione regolare di dosi elevate di spirulina può aiutare chi soffre di allergie, apportando notevoli miglioramenti nei sintomi.

  • Anche il sistema immunitario ha visto dei benefici: 

Rafforza il sistema immunitario perché contiene aminoacidi essenziali e non essenziali , il beta carotene e zeaxantina antiossidanti , vitamine del complesso B , decine di tracce di minerali, l’acido gamma linolenico, grassi essenziali (Vitamina F).
Ricca di clorofilla, la spirulina è anche un potente purificatore del sangue. La clorofilla è quasi identica all’emoglobina, la molecola responsabile per la pulizia del sangue e trasporto di ossigeno alle cellule . La spirulina è ricca di proteine, è stato scientificamente dimostrato che aiuta ad aumentare la produzione di anticorpi. Dal momento che la spirulina è composto da circa il 70% di proteine ​​, il più alto tra tutti gli alimenti, è particolarmente utile per incrementare la produzione di macrofagi , un tipo di globuli bianchi che aiuta nella difesa contro le infezioni. La spirulina è completa inoltre perché possiede tutti gli amminoacidi essenziali (quelli che l’organismo non riesce a sintetizzare) in proporzione ottimale e 10 dei 12 amminoacidi non essenziali.

  • La spirulina protegge dall’ossidazione del colesterolo LDL:

Le strutture grasse del corpo sono vulnerabili allo stress ossidativo. Questo processo è noto come perossidazione lipidica, che è una delle cause di molte malattie, anche gravi. Per esempio, uno dei passi chiave nello sviluppo di una malattia cardiaca è l’ossidazione delle proteine di colesterolo LDL nel sangue. Gli antiossidanti presenti nella spirulina sembrano particolarmente efficaci nel ridurre la perossidazione lipidica. Questo è stato provato diverse volte, in studi fatti sia sugli uomini che sugli animali. Uno studio dimostra come la spirulina aiuta a mantenere  i livelli di colesterolo più bassi e ad attenuare i problemi legati alle infiammazioni delle arterie o a livello generale di cardiovascolarizzazione.

  • Gli individui in sovrappeso o obesi che cercano di perdere peso possono anche trarre beneficio dalle potenzialità della spirulina:

I polisaccaridi in essa contenuti stimolano la perdita dei chili di troppo, ma può aiutare anche nella crescita e nello sviluppo della massa muscolare magra, in particolare a causa del suo altissimo rapporto di proteine ​​biodisponibili.

  • Aiuta a disintossicare dai metalli pesanti e dalle tossine stesse:

E’ un potente agente chelante, tende a raggiungere in profondità i tessuti e sradicare le tossine corporee come il mercurio, radiazioni, arsenico, cadmio, pesticidi, sostanze chimiche alimentari sintetici e cancerogeni ambientali. Permette la pulizia ed il ringiovanimento del colon con la stimolazione della crescita dei lactobacilli.

  • Aiuta a mantenere e migliorare la salute della pelle e dei capelli:

Grazie alla ricchezza di minerali in essa contenuti, aiuta a ringiovanire grazie alla sua azione antiossidante.

Perchè assumere la spirulina?

  • Per avere tutti quei nutrimenti che ci aiutano nell’attività fisica, nel miglioramento dell’umore, nell’aumento dell’energia; 
  • Per la sua azione disintossicante utile nei periodi in cui si vuole stimolare la fuoriuscita delle tossine e metalli pesanti, magari attraverso saune, digiuni, detox o attività fisica. 
  • Stress psico-fisico o situazioni debilitanti. 
  • Alimentazione vegetariana (grazie al contenuto proteico molto elevato) 
  • Alimentazioni ipocaloriche o squilibrate
  • Stimola il funzionamento della ghiandola pineale

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E' possibile trovere la Spirulina (in pastiglie, polvere o fiocchi) sia in erboristeria che nei negozi di prodotti naturali. Le dosi quotidiane di solito riportate sulle confezioni sono da 2 a 4 grammi al giorno. E’ possibile assumerla come una normale compressa, come una tisana ma anche come condimento. Soprattutto i fiocchi vengono impiegati per produrre il gomasio, un condimento fatto di sale marino integrale, sesamo tostato e Spirulina



venerdì 26 agosto 2016

Rimuovere il muco intestinale: Arnold Ehret e l'ehretismo.

Oggi vengono dati molti nomi alle varie disfunzioni presentate dal corpo umano. Si pensi che la medicina ufficiale cataloga più di 4000 malattie mentre Ippocrate, il primo medico scientifico, ne catalogò circa trecento.


Secondo la medicina naturistica le malattie possono ricondursi a due grandi categorie:
  • quelle di origine nervosa (malattie psicosomatiche),
  • quelle dovute all’intossicazione dell’organismo.

Secondo il prof. Arnold Ehret, il corpo umano è paragonabile ad un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di condutture e di liquidi in circolazione. Si è calcolato che il nostro corpo è composto di acqua per 80%; ciò significa che una persona di 60 chilogrammi contiene ben 48 litri di acqua che forma i vari liquidi organici ed entra a far parte della costituzione dei tessuti e le ossa del suo corpo. Appare evidente che l’ostruzione di una delle condutture creerà degli scompensi a tutta la struttura, così come l’ostruzione di uno dei tanti tubicini nel motore di un’automobile può pregiudicarne il buon funzionamento.

L’infarto, l’embolia, la stitichezza, il raffreddore, l’arteriosclerosi, la gotta, le vene varicose, i foruncoli e la pressione alta o bassa, non sono che alcuni esempi di come una cattiva circolazione dei liquidi possa causare dei gravissimi disturbi. Le cause possono quasi sempre essere imputate all’ostruzione dei condotti, siano essi all’interno od all’esterno dei vari organi.

I calcoli alla cistifellea sono un classico esempio di condotto ostruito, mentre quelli al fegato o reni, dimostrano come i materiali estranei possono accumularsi anche all’interno di un organo specifico. Per comprendere i motivi che possono portare all’ostruzione di qualche tubo o tubicino del nostro organismo bisogna analizzare gli alimenti e come questi vengano digeriti ed assimilati.


Il processo della digestione consiste nel sottoporre il cibo a sostanze in grado di ridurlo in parti piccolissime. Il punto principale di questo processo è lo stomaco dove vengono secreti degli acidi ed in particolare l’acido cloridrico. Lo stomaco serve principalmente per digerire i prodotti animali ed in particolare la carne, il pesce e gli insaccati.

È ovvio che lo stomaco, essendo fatto di carne, deve proteggersi dagli attacchi degli acidi e lo fa’ coprendosi di una sostanza mucillaginosa (una specie di colla) chiamata “muco”, che alla fine della digestione passa nell’intestino con il cibo digerito.
(vedi 25 punti per CAPIRE lo SCOPO dello STOMACO)

La farina bianca ed i prodotti derivati (pane, pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante la digestione diventano una specie di colla; ricordo che in tempo di guerra mi facevano giocare con una colla fatta di farina bianca cotta in poca acqua. Questa poltiglia può essere considerata come una sorgente di muco e costituisce uno dei tanti fattori di inquinamento del nostro organismo.

Nel tempo questo muco diventa capace di attaccarsi alle pareti intestinali, ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso. Il glutine, una sostanza collosa che si trova soprattutto nel grano e perciò nel pane, può anch’esso danneggiare e bloccare i villi intestinali.

Il prof. Arnold Ehret ritiene che molte delle malattie siano dovute al muco accumulato in qualche organo o in qualche conduttura, in modo da alterarne il naturale funzionamento.

Secondo il prof. A. Ehret vi è un’origine comune delle malattie

Ecco alcune malattie e come il prof. A. Ehret ne stabilisce la causa:

  • Raffreddore: sforzo per eliminare i prodotti di rifiuto (muco) dalla testa, dalla gola e dai condotti bronchiali.
  • Polmonite: il raffreddore è sceso in profondità. È presente uno sforzo per eliminare il muco dagli organi più spugnosi: i polmoni.
  • Reumatismi e gotta: vi sono acidi urici e muco accumulati, la circolazione dell’energia vitale è pertanto carente.
  • Foruncoli: evidente eliminazione di sostanze indesiderate.
  • Sordità: accumulo di muco nei condotti uditivi.
  • Stitichezza: accumulo dei rifiuti nel tratto intestinale

Ognuno di noi, anche se crede di essere in buona salute, ha accumulato fin dalla prima infanzia una certa quantità di materiali di rifiuto in special misura sulle pareti intestinali. Si pensi al proposito che esami di autopsia hanno riscontrato che il 50/60% dei colon esaminati (ultimo tratto intestinale) conteneva fino a 6/7 chilogrammi di rifiuti di cui alcune parti risalenti a diversi anni prima.

Il fatto che una persona abbia lo svuotamento intestinale ogni giorno non significa che sia libera da un accumulo indesiderabile di detriti e prodotti di rifiuto sulle pareti dell’intestino. Questo dipende dal fatto che i villi intestinali sono così fitti e sottili che possono trattenere le sostanze collose (muco) con cui entrano in contatto; sostanze che vi restano letteralmente attaccate.

Risulta evidente che in questo caso le sostanze nutritive, prima di raggiungere il sangue, devono passare attraverso lo strato di rifiuti che agiscono come un “filtro” (purtroppo sporco), che tende a degradare anche un cibo di ottima qualità. Talvolta anche una fame continua, e mai soddisfatta, potrebbe essere ricondotta alla situazione descritta, perchè molti valori nutritivi vengono persi a causa del “filtro” descritto.

Inoltre, le diete che includono cibi lenti da digerire, come la carne e i cibi grassi, possono provocare putrefazione e l’insorgere di batteri nocivi che impediscono l’assorbimento delle sostanze nutritive attraverso la parete intestinale.

Il comune raffreddore è un classico esempio di un accumulo di muco nelle vie respiratorie. Il muco, infatti, crea il terreno ideale affinché i microbi possano trovare l’ambiente per moltiplicarsi.

Ricordiamo che ogni specie vivente necessita di “terreno adatto” ed il muco è quanto di meglio possiamo offrire per ospitare in noi i microorganismi apportatori di influenze, raffreddori, forme catarrali e così via.

Il succo degli agrumi tende a sciogliere il muco. Questa è la ragione per cui alcuni non sopportano le fragole con il limone. I disturbi da essi riscontrati altro non sono che l’effetto risultante dal muco sciolto che viene riassorbito nell’ultimo tratto dell’intestino immettendo nel sangue una notevole quantità di tossine.

Il lavoro del Dr. Bernard Jensen

Quanto scoperto dal prof. Ehret (il suo best seller è Il sistema di guarigione della dieta senza muco), molti anni fà, trova una sostanziale conferma nelle ricerche attuali del Dr. Bernard Jensen che le ha pubblicate nel volume Intestino libero. In questo libro egli denuncia la grande pericolosità delle incrostazioni fecali e come, nei paesi civilizzati, esse siano la causa di moltissime disfunzioni e malattie

Suggerimenti per rimuovere muco intestinale e incrostazioni fecali

  • Iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida a cui sia stato aggiunto il succo di mezzo limone (si può dolcificare con poco fruttosio o zucchero di canna). Questa bevanda, presa il mattino a digiuno, è un ottimo sistema per liberarsi del muco.
  • Evitare i cibi che creano il muco (farina bianca e derivati, riso brillato, uova, formaggi, carne, pesce, salumi e insaccati).
  • Utilizzare cibi che sciolgono il muco: agrumi, fichi freschi o secchi, uva passa, verdura e frutta cruda in genere.
  • Usare frutta e verdura cruda possibilmente di stagione.
  • Due cucchiaini di amaro svedese presi in acqua calda dopo il pranzo, rappresentano una cura assai valida per sciogliere il muco.
Bibliografia: 

Intestino Libero Intestino Libero
Curarsi e purificarsi con l'igiene intestinale - Nuova ristampa
Bernard Jensen

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mercoledì 24 agosto 2016

La valvola antisismica di Pier Luigi Ighina: una soluzione a lungo ignorata e celata [VIDEO]

Attualmente è in “test” a Reggio Calabria, basterà per evitare i terremoti?



Nikola Tesla, Giuseppe Calligaris, Ferdinando Cazzamalli, Raffaele Bendandi, Marco Todeschini, Guido Cremonese, Pierluigi Ighina e vari altri 'eccentrici' ricercatori. Cosa hanno in comune questi personaggi?

Essi, senza dubbio alcuno, potrebbero essere considerati degli "stregoni" della Scienza, forse degli eretici "geni incompresi", in bilico tra la tecnologia e la scienza di stretta osservanza e quegli affascinanti territori di confine dove una creativa 'follia' si sposa - spesso con incredibili risultati! 

Nell’ambito dei visionari ci sono poi degli uomini che sono talmente avanti del loro tempo che vengono dimenticati e riscoperti dopo decenni: uno di questi è Nikola Tesla, morto poverissimo in un Hotel nonostante abbia inventato una cosa presente in tutte le nostre case: la corrente alternata, in una vicenda che lo ha visto competere con il ben più ricco e famoso Edison.

Alla categoria di Tesla, appartiene un genio italiano, morto solo qualche anno fa, di cui si sa pochissimo. Pier Luigi Ighina, collaboratore di Guglielmo Marconi, ha lasciato alcune invenzioni che sono talmente rivoluzionarie da essere trattate come ridicole.
Eppure davanti alle telecamere di Bernardo Iovene in un “Report” del 1998, il nostro Ighina, ormai novantenne, dimostrò come, utilizzando una macchina di sua invenzione, si poteva aprire uno squarcio nel cielo nuvoloso nel giro di poche decine di minuti.

Lo stesso apparato di Ighina era in grado di far materializzare le nuvole e la pioggia cambiando semplicemente il senso della rotazione.

Un’inchiesta di Voyager molto più recente ha evidenziato che, poiché Ighina era uno dei pochissimi che viveva all’interno dell’autodromo di Imola e veniva disturbato dalle gare, faceva deliberatamente piovere durante i Gran Premi di Formula Uno, tanto che venne più volte contattato dagli organizzatori affinché interrompesse tale forma di boicottaggio.

Ma la parte più sorprendente del lavoro di Ighina è la sua valvola antisismica.

Basti pensare al 2 gennaio 1996. La notizia del giorno riguardava un terremoto con due epicentri che aveva colpito Faenza e Modena, saltando letteralmente Imola, che si trova in mezzo a queste due città, ma dove era già ben piantata nel terreno la struttura di sua invenzione. La valvola antisismica di Ighina, restò piantata per anni nel giardino della grande casa di via Romeo Galli, sino a che fu’ estratta dal terreno, a causa di una grande ristrutturazione del caseggiato, dopo che Ighina, nel 2004, venne a mancare.

In un territorio fortemente sismico come quello dello Stretto di Messina, una struttura del genere potrebbe salvare molte vite umane ed è per questo che è nato un comitato che ha autofinanziando la costruzione di una valvola antisismica che è stata installata a Reggio Calabria. E’ costata in tutto circa 3.000 euro, per una struttura che spunta per circa tre metri fuori dal terreno e che è stata riempita con polvere di alluminio sulla base del progetto originale disegnato da un discepolo di Ighina. Un progetto nato in tempi non sospetti e che adesso tutti si chiedono se basterà per evitare i terremoti nello Stretto di Messina, una delle zone più fortemente sismiche d’Italia. In quel caso, Ighina e tutti i suoi seguaci diventerebbero degli eroi.

FONTE 
Presentazione Valvola Antisismica di Pier Luigi Ighina

Gli Stregoni della Scienza Gli Stregoni della Scienza
Gli "scienziati eretici", le loro opere, i loro errori, il loro contributo e motli loro esperimenti... che potrete ripetere e rivivere
Roberto Volterri

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VIDEO:


La frutta fa bene solo se mangiata in maniera corretta

Tutti pensiamo che mangiare frutta significhi comprarla, sbucciarla, affettarla e portarla alla bocca. Ma non è così semplice e banale. È importante sapere come e quando mangiarla.


Sei uno di quelli che dice che la frutta gonfia o fermenta? 
Ecco come dimenticarsi per sempre di questi fastidi ed ottenere tutta l’incredibile energia, vitamine e minerali VIVE dalla frutta, l’alimento principe e più naturale per l’essere umano.

Qual è dunque il modo corretto di consumare la frutta?

La prima regola è di non mangiarla mai a fine pasto, ma sempre a stomaco vuoto.

Se voi imparerete a mangiare tanta frutta, e a farlo nel modo corretto, essa giocherà un ruolo basilare nella detossificazione del vostro sistema corporale, e metterà a vostra disposizione una enorme quantità di energia utile a farvi perdere eventuale sovrappeso e a condurre al meglio tutte le altre migliorie corporali (sia livello fisico che mentale). 

Occorre evitare che la frutta trovi sul suo cammino cibo indigerito e residui putrefattivi di pasti precedenti e di digestioni prolungate oltremisura, mandando se stessa e il resto in putrefazione, e creando gas e rigonfiamenti intestinali. Se mangi due fette di pane e poi una porzione di frutta, rovini un meccanismo perfetto. La porzione di frutta è pronta per andare direttamente nell’intestino tenue, nel duodeno, ma viene impedita di fare quel percorso e viene trattenuta nello stomaco da quelle fette di pane, per cui l’intero pasto, sia il pane che la frutta, si trasforma in un bolo acido carico di fermentazione, per cui tutto è da considerarsi compromesso e rovinato.

Capelli bianchi, perdita di capelli, crisi di nervosismo, circoli scuri sotto gli occhi, e altre cose del genere non succederebbero se imparassimo a consumare il nostro cibo elettivo nelle giuste modalità, cioè a stomaco libero.

Non esiste al mondo alcun frutto capace di acidificare il corpo umano, tanto meno limoni e arance, che al contrario rappresentano quanto di meglio esiste per alcalinizzare il nostro sistema ed evitare il ricorso ai tamponi antiacidi, assai costosi in termini di enzimi e di energia interna. 

Secondo il maggiore studioso mondiale di alimentazione di tutti i tempi, che rimane senza dubbio il dr. Herbert Shelton, se imparate il corretto modo di alimentarvi con la frutta, avrete automaticamente a vostra disposizione il segreto della bellezza, della longevità, della salute, dell’energia, della felicità e del peso-forma costante e senza sbalzi.





Le combinazioni alimentari sono regole fondate sulla fisiologia della digestione e sulle ricerche ed esperienze di molti studiosi. Non tutti i cibi vengono digeriti allo stesso modo e con gli stessi tempi. È questa la regola fondamentale che sta alla base delle combinazioni alimentari. La digestione avviene ad opera di sostanze particolari, chiamate enzimi, che scindono gli alimenti nei loro costituenti fondamentali. Nell’organismo ci sono numerosi enzimi ed ognuno specifico per ogni sostanza. Questo schema, seppur limitato, può aiutare a comprendere la complessità del processo digestivo. Ciascun enzima necessità di specifiche condizioni di acidità (pH) per poter agire al meglio: ad es. la ptialina funziona meglio in ambiente alcalino, la pepsina meglio in uno acido. Quando viene ingerito un alimento si dovrebbero creare le condizioni ideali di acidità affinché l’ambiente sia il più idoneo possibile per favorire l’attività enzimatica. Ma se si associano nel pasto alimenti che hanno esigenze digestive diverse, se non addirittura opposte, questo non può avvenire con il risultato che la digestione è più lenta e difficoltosa e con una serie di sequele a ciò connesse: sonnolenza post-prandiale, bruciore gastrico, senso di pesantezza, gonfiore, meteorismo e più grave produzione di scorie tossiche.

Ecco allora le regole per mangiare correttamente la frutta:

1) Mangiare la frutta a stomaco vuoto o 20-30 minuti prima di mangiare. L’unica eccezione è l’ananas, mela, kiwi e papaya che hanno degli enzimi digestivi che facilitano la digestione e che gli permettono di essere mangiati a fine pasto favorendo l’assimilazione del pasto. 

2) La frutta può essere divisa in frutta dolce, frutta semi-acida e frutta acida.

  • Frutta acida: ananas, arance, clementine, limoni, mandarini, melagrane, pompelmi, ribes.
  • Frutta semi-acida: albicocche, ciliegie, fragole, mele, pere, pesche, prugne, uva.
  • Frutta dolce: banane, datteri, fichi, mele dolci, uva dolce.
  • Melone e anguria.

3) Possiamo mangiare diversi tipi di frutta insieme rispettando la combinazione: Frutta acida + semiacida; Frutta dolce + semiacida. Evitare invece di mescolare frutta dolce con frutta acida. 

4) Il melone e l’anguria vanno mangiati da soli altrimenti fermentano con grossa facilità dato l’elevato contenuto di glucidi (zuccheri). Ma c’è un lato positivo: impiegano solo 10 minuti per essere digeriti quindi l’ideale è mangiarli prima di iniziare il pasto.

5) Non esiste una “simpatia” totale tra frutta e verdura in quanto richiedono enzimi diversi per la loro elaborazione e assimilazione. Il frutto più adatto a eventuali miscele è la mela. Tuttavia piuttosto che combinare queste due categorie di alimenti è meglio mangiare prima la frutta, poi la verdura.

Seguendo questi semplici regole che si basano sul funzionamento digestivo avremo due vantaggi: nessun fastidio nel mangiare frutta e l’enorme beneficio delle proprietà del cibo elettivo per l’uomo.


CONSIGLI UTILI:

  • CONFEZIONI, BOTTIGLIE E LATTINE
Se vi sentite di bere un succo di frutta, non avvenga mai da lattine, da confezioni varie e da bottiglie di succhi pastorizzati, dal sapore simile o anche identico a quello dei frutti, ma totalmente privi dei nutrienti originari, visto che il calore fa una autentica strage di vitamine e micronutrienti, e che eventuali aggiunte di vitamine sintetiche rendono ancor più velenoso il tutto.

In ogni caso consumare il frutto come sta è la migliore soluzione, visto che anche nella centrifugazione si perdono delle qualità, soprattutto se non si provvede al consumo immediato.

In ogni caso il succo spremuto o centrifugato va bevuto lentamente e a piccoli sorsi, puntando a una mescolazione con la saliva. Masticare il succo più che inghiottirlo.

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  • TRE GIORNI A SOLA FRUTTA
Si può sempre optare per un semi-digiuno di 3 giorni a sola frutta per una ripulita del corpo. Basta consumare solo frutta e succo di frutta fresco da mattina a sera, per 3 giorni, e sarete sorpreso dai vostri amici e dai vostri familiari, che si accorgeranno di quanta salute radiante emetta il vostro viso!

  • QUALI I MIGLIORI FRUTTI?
Il kiwi è piccolo ma potente e concentrato. Ottima fonte di potassio, magnesio, vitamina-E e fibra. Il suo contenuto di vitamina-C è doppio rispetto all’arancia. Una mela al giorno tiene lontano il medico di torno? È verissimo. Sebbene sia bassa in vitamina-C è dotata di antiossidanti e di flavonoidi che, al pari dell’acido ascorbico, abbassano il rischio di cancro al colon e di cardiopatie.
Le fragole sono frutti protettivi, dotate come sono di poteri anti-ossidanti e di azione specifica contro quei radicali liberi che causano intasamenti vascolari e infiammazioni.
L’arancia rappresenta quanto di meglio esista. Trattasi di medicina dolce e naturale. Una manciata di arance al giorno azzera raffreddori e riniti, abbassa il colesterolo, previene e dissolve i calcoli renali e annulla il rischio di cancro intestinale.
L’anguria rappresenta quanto di meglio esista per soddisfare la sede. Composta del 92% di acqua, è anche confezionata dalla natura con una dose gigantesca di glutatione, basilare per dare la carica al sistema immunitario. È anche una fonte-chiave di licopene, il maggior anti-ossidante e anti-cancro previsto in natura. All’anguria non mancano ovviamente vitamina-C, potassio e tanta preziosa acqua biologica per ricambiare le nostre acque stagnanti.
I meloni sono da considerarsi suoi ottimi e deliziosi cugini. Frutti speciali, rigorosamente non mescolabili ad altri cibi.
Guava e papaia meritano lo scettro per la vitamina-C, essendo di gran lunga i frutti che ne contengono di più. Il guava è anche ricco di fibra vegetale, indispensabile a prevenire fenomeni costipativi.
La papaia contiene pure carotene, utile per gli occhi, e la famosa papaina, fantastica per aiutare la digestione.

  • SUL BERE ACQUA
È incredibile vedere come la gente sappia avvelenarsi anche con le cose più innocenti. Respira aria e non si accorge se è pura o condizionata o riscaldata o semplicemente viziata. Beve acqua e lo fa nel modo più irresponsabile, bevendola durante e alla fine dei pasti, provocando diluizione e depotenziamento dei succhi gastrici.
Come non bastasse la beve fredda o addirittura col ghiaccio.

Queste cose significano blocco digestivo assicurato. L’acqua fredda tende a far solidificare gli oli ingeriti durante il pasto, con inevitabile rallentamento digestivo. Una volta che questo pantano oleoso reagisce con l’acido stomacale, va giù e viene assorbito dall’intestino prima del cibo solido, intasando l’intestino e formando nuovi grassi che portano a formazioni tumorali. Se proprio volessimo bere dell’acqua coi pasti, essa sia limitatissima e calda.

  • EVULOSIO O FRUTTOSIO NATURALE
Succo di frutta fresco significa levulosio o fruttosio. Nulla a che fare con lo zucchero comune saccarosio, che è autentico veleno. Nulla a che fare col fruttosio sintetico, pure negativo per la salute. Il fruttosio naturale sta solo nella frutta fresca e nel miele non cotto, mescolato al glucosio naturale che è suo isomero (costituito dagli stessi elementi-base ma con diverse proprietà chimiche, imputabili a diversità strutturali-molecolari). Il levulosio si forma nell’inversione del saccarosio e per idrolisi dell’inulina (cugina dell’insulina). Ha potere dolcificante superiore a quello del saccarosio. Il fruttosio è indicato per i diabetici, al contrario del saccarosio.
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Estratto dalla tesina “Un anticancro potentissimo chiamato frutta”


Autore: Valdo Vaccaro 



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